Wednesday 28 March 2012

Sunday 4 March 2012

Time for breakfast...


Here I sleep the morning through
'Til the wail of the call to prayer awakes me
And there ain't nothing at all to do but rise and follow
The day wherever it takes me

I stand at the window and I look at the sea
And I am what I am, and what will be will be
I stand at the window and I look at the sea
And I make me a pot of opium tea

Down at the port I watch the boats come in
Watch the boats come in can do something to you
And the kids gather around with an outstretched hand
And I toss them a dirham or two

Well, I wonder if my children are thinking of me
Cause I am what I am, and what will be will be
I wonder if my kids are thinking of me
And I smile and I sip my opium tea

At night the sea lashes the rust red ramparts
And the shapes of hooded men who pass me
And the moan of the wind laughs and laughs and laughs
The strange luck that fate has cast me

Well, the cats on the rampart sing merrily
That he is what he is and what will be will be
Yeah, the cats on the rampart sing merrily
And I sit and I drink of my opium tea

I'm a prisoner here, I can never go home
There is nothing here to win or lose
There are no choices needed to be made at all
Not even the choice of having to choose

Well, I'm a prisoner here, yes, but I'm also free
Cause I am what I am and what will be will be
I'm a prisoner here, yeah, but I'm also free
And I smile and I sip my opium tea.

Thursday 1 March 2012

hit the road...soon enough...I will... ;p

Tequila



with lyrics? lol

RIP Lucio

Le quattro trombe della follia - ccc cnc ncn




Suicidio modo d'uso ( www.myspace.com/ccccncncn ) ATTENZIONE : ABBIAMO UNA COMUNICAZIONE IMPORTANTE. In principio fu il buio e l'azione strisciò ovattata dall'incoscienza della gioia donata dal fuoco divampante da bidoni mozzati, e l'azione carponi cominciò ad urtare dolorosamente coloro che assistevano a questa oscura epifania; e fu tramite il contatto violento, umorale che l'azione crebbe e si alzò faticosamente in piedi per danzare i suoi primi passi di un valzer malato, e come ballerini in agonia si volteggiava con passi elastici tra i vostri sguardi stupiti. Vi abbiamo urtati, scossi, colpiti, sinchè come televisori falliti, consumati ed anneriti, sui vostri occhi scomparve la neve ed apparve il nostro sguardo. Ma ciò non ci è bastato, e con un colpo più forte degli altri abbiamo spezzato la vostra sintonia, e siete stati voi a brancolare nel buio con gli schermi oscurati. Le nostre gambe, le nostre forze erano giovani e verdi come nervosi giunchi di fiume. L'azione si è fatta violenta, brutale, spiazzante; colpiti ad uno ad uno dritti in mezzo agli occhi ed umiliati con la nostra lingua umida e colante di saliva nelle vostre bocche, con le labbra coperte di rossetto vi abbiamo marchiato col fuoco delle troie sonore. Nulla di ciò che avete atteso vi è stato dato, abbiamo tradito tutte le aspettative, anche quelle pi.. paranoiche e ribelli di chi ha diviso la nostra strada. La violenza si è fatta acuminata e la velocità da urlo: tutti contro di noi e la battaglia può iniziare feroce, i tamburi ancora rimbombano dei loro rullii tra queste muscose arcate, e la polvere ancora non si è abbassata che il vostro sguardo è già alla ricerca di un'altra piccola dose di adrenalina a buon mercato. Ancora ricordo i vostri volti eccitati e gli occhi finalmente illuminati rincorrere le scarse tracce che ci siamo lasciati dietro. Avete pagato, abbiamo suonato; avete offerto, abbiamo agito: il nostro contratto è concluso, firmato col fuoco e col sudore. L'azione ha lasciato il segno, ed i vostri volti sono ancora scavati dalla ricerca affannosa di tuffarsi nella mischia per poter carpire qualche ritmo, qualche battito. Ma le nostre strade sono state coperte dalle erbe infestanti, abbiamo lasciato i rampicanti dell'oblio avvinghiarsi alle nostre gambe ed immobilizzare le nostre braccia, e trovare nelle nostre bocche ricettacolo per la fioritura. Non assaggerete frutti e non spargeremo semi, le nostre vite sono divenute sterili. Dall'alto di un palco la vista delle vostre voraci orecchie da riempire, da sfamare, immonda prole partorita dal dolore, asciuga i nostri turgidi seni, gonfi di sangue e di sudore. Avvizzisce le nostre membra ed intacca le nostre ossa. Troppi feti succhiano dal nostro cordone ombelicale, il sangue non scorre pi.. nelle nostre vene ormai infiammate. Ed ancora, al segnale convenuto, un manifesto sul muro, una parola in un orecchio, ancora lerci cuccioli di una rognosa nidiata accorrete con i vostri stomaci vuoti, le vostre bocche arse dalla sete, le vostre schiene irte di ossa che sporgono con la prepotenza della fame a divorare la carcassa della madre che vi ha plasmati. Le nostre gambe sono deboli e non sopporteranno a lungo i vostri assalti, le vostre attese, i vostri soldi pronti a comperare anche l'anima. Questa volta il nostro istinto di sopravvivenza si .. fatto pi.. urgente e dall'alto di questo palco ristabiliamo la distanza tra noi e voi, salviamo la nostra pelle e vi guardiamo dritti in faccia in mezzo agli occhi, fissi, ed in un rito di sublimazione collettiva incitiamo, istighiamo le vostre tossiche carni a trasformarsi in azione pura, senza alcuna catalisi spettacolare di tramite. L'azione ritorna alla fine per tradire tutte le attese. Sar.. la vostra l'unica azione; troppe volte avete cenato al nostro tavolo, forti del nostro invito, ma guardatevi intorno: il tempo dei banchetti .. finito. E' ora che le vostre membra in questa oscurit.. primigena scoprano la gioia di strisciare carezzate dalle calde fiamme delle fiaccole, che i vostri occhi si facciano acuti per fendere l'oscurit.. che si appressa da ogni dove. Nelle piazze, nelle case, nelle scuole e nelle officine la luce st.. lentamente scomparendo: .. tempo che facciate vostra l'azione, che la vostra pelle divenga corazza e le vostre capigliature solidi elmi. L'azione scivola lentamente in voi a brevi, concise gocce, e riempie le vostre mani tese verso di noi. Siate per una volta artefici della distruzione totale e non semplici vittime di un massacro programmato al suono della musica. I vostri corpi ci attirino con le danze malate, con le spranghe calate sul ferro rovente. NON RENDETE LA NOSTRA ATTESA INFINITA.